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Bando ISI INAIL: Sostituzione amianto al 65%
CON IL BANDO ISI INAIL PUOI OTTENERE UN CONTRIBUTO AMIANTO A FONDO PERDUTO DEL 65% FINO A 130.000 EURO
(fino a 25.000€ per imprese agricole)
Il Bando Inail Amianto permette di accedere a un contributo a fondo perduto per aiutare le imprese come la tua a rimuovere il rischio eternit.
Le risorse per quest’anno ammontano a 370 Milioni di euro: è la somma più alta stanziata di tutte le edizioni del Bando Inail.
Il Bando Inail finanzia l’attività di rimozione e smaltimento di materiali e opere contenenti l’amianto.
Parliamo di un materiale nocivo presente in molte aziende, fabbriche e attività commerciali utilizzato per le sue proprietà isolanti su lastre e coperture di tetti e capannoni, su condotte e tubazioni per l’acqua, oltre che su impianti di produzione e, legato al cemento, negli edifici industriali.
Gli obiettivi del contributo riguardano principalmente il miglioramento della salute e la sicurezza sul lavoro, nello specifico:
- Il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salute dei lavoratori;
- La riduzione delle emissioni inquinanti dovute all’esposizione dei lavoratori all’amianto;
- La sostenibilità delle micro e piccole imprese;
- Aumentare in modo significativo la diffusione di questi interventi di prevenzione.
Bando Inail Amianto: chi può accedere e quali lavori sono ammessi?
Possono partecipare al bando e accedere al finanziamento le imprese di tutto il territorio nazionale che appartengono ai settori:
- Commercio,
- Industria,
- Artigianato,
- Agricoltura,
- Enti del terzo settore cioè organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, ecc.
- Sede operativa in ogni Regione d’Italia
I lavori ammessi nell’investimento:
- a) Rimozione di componenti edilizi quali coibentazioni, intonaci, controsoffitti contenenti amianto
- b) Rimozione eternit da mezzi di trasporto
- c) Rimozione eternit da impianti e attrezzature
- d) Rimozione piastrelle e pavimentazioni in amianto
- e) Rimozione e rifacimento coperture contenenti amianto
- f) Rimozione di eternit da altri manufatti (canne fumarie, cassoni, pareti)
Bando Inail Amianto: come funziona?
La domanda del finanziamento deve essere effettuata tramite lo sportello dedicato sul portale web Inail e prevede i seguenti step:
- Registrazione sul portale Inail.
- Presentazione delle domande e dei progetti
- CLICK DAY: le date ufficiale verranno pubblicate prossimamente!!
- Comunicazione dell’ordine di ammissione ai contributi
- Presentazione dei documenti per il progetto (perizia giurata, autorizzazioni e certificazioni): entro 30 giorni dalla comunicazione delle imprese ammesse
- Verifica tecnico-amministrativa Inail: entro 120 giorni
- Erogazione contributi
- Realizzazione progetti: entro 1 anno dalla ricezione della comunicazione di esito positivo da parte dell’Inail
Bando Inail Amianto: non devi lasciare perdere questa occasione
Smaltire e Bonificare l’amianto dalle proprie strutture aziendali è un’ottima occasione per migliorare sia le condizioni lavorative ma anche l’efficienza energetica.
Quando infatti viene rimosso l’amianto che costituisce ad esempio la copertura di un tetto, è necessaria anche l’opera di rifacimento con adeguata coibentazione.
Accedendo al Bando Inail è possibile godere di altri benefici:
- usufruire di altre agevolazioni disponibili come il super ammortamento, oppure la detrazione del 65% ad esempio in caso di isolamento termo-acustico.
- migliorare l’efficienza energetica andando a risparmiare sui consumi energetici e sui costi di gestione.
- la tua immagine aziendale ne trarrà vantaggio: viene sfruttato e riqualificato uno spazio prima in degrado e pericoloso, per proporsi agli occhi di clienti sempre più eco-friendly e attenti all’ecosostenibilità e alla sicurezza dei propri lavoratori.
Innovare significa anche risparmiare: per questo fare domanda per avere accesso ai finanziamenti del bando Isi è un’occasione da non perdere.
CONSULTA IL SITO DELL’INAIL PER ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA PER GLI INCENTIVI DEDICATI ALLA TUA IMPRESA
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3 semplici soluzioni per bonificare l’amianto
Bonificare l'amianto, alcune semplici soluzioni
Un problema serio per la nostra salute
Per molti anni l’impiego delle lastre di cemento amianto nell’edilizia, è stato una soluzione efficace proprio grazie alla loro rapidità di posa, leggerezza, resistenza alle intemperie e non meno importante per il costo contenuto. Con l’aggravarsi dell’inquinamento atmosferico sono sorti i primi problemi relativamente a questo tipo di copertura. Infatti le piogge acide, in particolare nelle zone industriali e di forte concentrazione abitativa, intaccano e disgregano la matrice cementizia dell’impasto cemento/amianto. Pertanto le fibre di amianto, prima ben inglobate nel cemento, vanno progressivamente a sfaldarsi disperdendosi nell’ambiente con conseguente rischio per la salute delle persone. Come ormai ben tutti sappiamo l’asbesto causa delle gravi malattie al sistema respiratorio, come il cancro alla pleura e cancro ai polmoni con prognosi sempre negative. Dal 1992, quindi, commercializzare, usare e vendere amianto/eternit è completamente vietato.
Come riconoscere l'Amianto?
Questo materiale è stato usato nella coibentazione dei tetti, nelle coperture, in tettoie e lastre e anche come materiale per isolare tubi delle caldaie e via dicendo. In alcuni casi è stato usato anche l’amianto a spruzzo, che viene spruzzato sui piloni di acciaio per renderli isolanti. Molte case quindi hanno ancora delle parti di amianto, e sapere come riconoscere la sua presenza diventa fondamentale.
La conferma della presenza di amianto si può avere solamente con una analisi di laboratorio di un campione di materiale. Solamente l’analisi specifica può infatti confermare della presenza di amianto in un manufatto oppure no.
Riportiamo qui di seguito alcuni esempi visivi di come possiamo riconoscere questo killer silenzioso:
Precedente
Successivo
Chi può rimuovere l'Amianto?
Per le operazioni di bonifica smaltimento amianto è necessario rivolgersi a una ditta autorizzata allo smaltimento amianto.
L’impresa infatti dovrà adeguarsi alle norme di sicurezza previste per questo tipo di attività ed operare nel rispetto delle disposizioni vigenti (D.M. 406/98, delibera del 30-03-2004; criteri e requisiti per l’iscrizione all’Albo nella categoria 10 per la bonifica dei manufatti contenenti amianto). Dovranno eseguire i lavori adottando sistemi idonei alla tipologia specifica dell’intervento, con l’ausilio di prodotti accompagnati da regolare attestazione di conformità per le loro caratteristiche prestazionali e rispettare i capitolati tecnici previsti per ogni sistema di bonifica.
Soltanto le ditte di rimozione amianto autorizzate possono svolgere la bonifica amianto in sicurezza e seguire il protocollo affinché l’edificio, l’abitazione o il capannone risultino a rischio 0. Per questo è fondamentale affidarsi solamente a ditte specializzate e autorizzate.
Le 3 soluzioni per Bonificare l'Amianto
INCAPSULAMENTO TIPOLOGIA “A”- SOLUZIONE N.1
Preparazione delle lastre in cemento amianto
Lo sporco, eventuali muschi e le fibre d’amianto in fase di distacco saranno asportate completamente mediante idonee attrezzature di pulizia dotate di particolari accorgimenti tecnici per evitare la dispersione in atmosfera dell’acqua volumizzata contenente le fibre di amianto libere. In taluni casi, dopo test di controllo della consistenza superficiale e prove campione effettuate in loco, si potrà procedere alla stesura del ciclo incapsulante senza effettuare la totale pulizia delle lastre. La superficie delle lastre in cemento amianto dovrà essere perfettamente asciutta prima di applicare mani successive di prodotti incapsulanti penetranti o ricoprenti.
Stesura del sistema incapsulante
Per bonificare e ridurre entro i limiti di legge l’emissione di fibre di amianto sulla copertura si richiederà di incapsulare la superficie decoesionata costituita da lastre di cemento amianto, con idonei prodotti penetranti e ricoprenti, come prescritto da normativa, approvata con Decreto del Ministero della Sanità del 20 agosto 1999, relativo all’ampliamento normativo della Legge n. 257 del 27 marzo 1992, con le seguenti modalità applicative.
- Stesura di una prima mano di primer penetrante e consolidante all’acqua o solvente;
- Stesura di una seconda mano di primer penetrante e consolidante all’acqua o solvente;
- Applicazione di due mani di rivestimento impermeabilizzante ricoprente elastomerico all’acqua colorato di due tonalità diverse contrastanti ( in particolar modo vengono utilizzati i colori rosso e verde ) per un consumo di circa 450 g/m2 per mano al fine di ottenere uno spessore minimo totale di 300 µm. Il prodotto incapsulante dovrà superare i requisiti prestazionali stabiliti da normativa UNI 10686 per la tipologia “A”.
VANTAGGI DEL SISTEMA
- L’applicazione è semplice ed economica.
- Non richiede la sostituzione della copertura.
- La copertura non viene appesantita.
- Non si producono rifiuti contenenti amianto.
SOVRACOPERTURA TIPOLOGIA “C” – SOLUZIONE N.2
Preparazione delle lastre in cemento amianto
Nel caso di presenza di fibre decoesionate di amianto sulla superficie delle lastre di cemento amianto, prima del trattamento incapsulante, si consiglia l’asportazione dello sporco mediante specifici aspiratori che evitino la dispersione delle fibre nell’ambiente.
Stesura del sistema incapsulante
Per impermeabilizzare e ridurre entro i limiti di legge l’emissione di fibre di amianto sull’intradosso della copertura si richiederà di incapsulare la superficie decoesionata costituita da lastre di cemento amianto, con idonei prodotti ricoprenti, come prescritto da normativa approvata con Decreto del 20 agosto 1999 con le seguenti modalità applicative.
- Applicazione di una mano di rivestimento impermeabilizzante ricoprente elastomerico all’acqua colorato, per un consumo di circa 500 g/m2 al fine di ottenere uno spessore minimo di 200 µm. Il prodotto incapsulante dovrà superare i requisiti prestazionali stabiliti da normativa UNI 10686 per la tipologia “C”.
VANTAGGI DEL SISTEMA
- Non richiede la sostituzione della copertura.
- Non si producono rifiuti contenenti amianto.
- Nessun costo di smaltimento.
- La copertura viene isolata e impermeabilizzata.
RIMOZIONE TIPOLOGIA “D” – SOLUZIONE N.3
Trattamento delle superfici delle lastre in cemento amianto da rimuovere
“Il rivestimento incapsulante dovrà essere di colore contrastante con quello del supporto. Si dovrà indicare nella stesura del Piano di Lavoro lo spessore del film secco, la quantità da applicare per metro quadrato e il tempo di essiccazione”.
Preventivamente la superficie della copertura in cemento amianto dovrà essere trattata con WATERBASE PRIMER colorato, tal quale, al fine di limitare la dispersione di fibre libere sulle lastre.
WATERBASE PRIMER dovrà essere colorato di verde o rosso per visualizzare il film essiccato sulla copertura di cemento amianto dopo spruzzatura. Tale trattamento deve essere effettuato mediante nebulizzazione a pioggia con pompe airless a bassa pressione, in quanto l’impiego dell’alta pressione può produrre una significativa liberazione di fibre. Questo tipo di trattamento ha la scopo di fissare le fibre presenti sullo strato superficiale delle lastre per lavorare in sicurezza durante il loro smontaggio e manipolazione. L’applicazione sarà fatta in un’unica mano su entrambe le facciate delle lastre in cemento amianto prevedendo un consumo di ca. 200-250 g/m2 ottenendo uno spessore finale di film secco di ca. 30-40 µ.
Rimozione delle lastre
La rimozione delle lastre dovrà essere fatta con la dovuta perizia per non danneggiarle. Le lastre smontate devono essere manipolate con cautela, evitando accuratamente pericoli di caduta o di frantumazione prevedendo, per il calo a terra, l’uso di idonei mezzi di sollevamento. Le lastre smontate dovranno essere accatastate e pallettizzate in modo da consentire un’agevole movimentazione. L’impilamento delle lastre è un’operazione che potrà produrre un significativo rilascio di fibre di amianto, pertanto si ripeterà l’operazione di spruzzatura del WATERBASE PRIMER sulle lastre accatastate di cemento amianto. Infine tutti i materiali di cemento amianto rimossi dovranno essere chiusi in imballaggi di plastica e sigillati. Gli operatori addetti all’intervento devono essere provvisti di mezzi di protezione delle vie respiratorie e di tute protettive durante il lavoro di rimozione della copertura.
VANTAGGI DEL SISTEMA
- Eliminazione definitiva dell’amianto.
Come abbiamo visto, ci sono molteplici soluzioni per poter trattare l’Amianto, dall’incapsulamento, alla rimozione definitiva delle lastre. Ovviamente le soluzioni vanno studiate caso per caso e valutate assieme all’impresa quale sia la migliore per il vostro tipo di copertura.
Per concludere, vi rimandiamo al nostro video youtube “Le 5 fasi per una corretta rimozione amianto” ricordando che l’Amianto è un Killer silenzioso e invisibile, abbassare la guardia o sottovalutarlo può mettere a rischio la tua salute e quella di chi ti sta attorno. Eliminarlo non è un obbligo, ma un dovere.
Bonificare l'amianto, maggiori informazioni
Parlare con gli esperti è facile, basterà mandare una mail! Doversamente potrai chiamarci e parlare con il nostro Team di esperti del settore, troveremo sicuramente la soluzione più adatta al tuo tipo di copertura.
Bonifica amianto su prefabbricato
Bonifica amianto a Fossano su prefabbricato
Problematica: Copertura in lastre contenenti amianto. Lastre pericolose per la dispersione di polveri sottili di amianto che rischiano di provocare tumori ai polmoni se esposti per lunghi periodi.
Come siamo intervenuti:
– Redazione piano di lavoro, comunicazione all’ASL di competenza;
– Rimozione di tutte le lastre contenenti amianto previa incapsulamento con primer e vernice incapsulante di colore rosso;
– Smaltimento del materiale contenente amianto di origine pericolosa e trasporto ad impianto di smaltimento competente;
– Rifacimento della copertura mediante lastre coibentante adatte alla successiva posa di pannelli fotovoltaici;
– Posa di pannelli fotovoltaici lungo tutta la nuova copertura.
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