Giordana

Guida per Prevenire i colpi di calore

I colpi di calore rappresentano una condizione estremamente pericolosa e potenzialmente letale. Possono colpire chiunque sia esposto a una temperatura elevata per un periodo prolungato, senza adeguata protezione. È fondamentale comprendere il rischio associato al colpo di calore e adottare misure preventive per proteggere la propria salute e quella degli altri.  È un problema di salute pubblica che può capitare a chiunque, ma alcune categorie di persone, come gli anziani, i bambini, gli atleti e i lavoratori esposti a calore estremo, sono particolarmente a rischio. Per affrontare questo problema è essenziale condurre una valutazione approfondita del rischio da colpo di calore, adottando adeguate strategie di prevenzione. Questo articolo fornisce una guida completa sulla valutazione del rischio da colpo di calore e suggerimenti pratici per affrontare le condizioni di caldo estremo, sia a lavoro che a casa. 

Che cosa sono i Colpi di Calore?

I colpi di calore sono una grave emergenza medica causata da un’eccessiva esposizione al calore, che può portare a danni irreversibili agli organi e persino alla morte se non viene trattato tempestivamente. L’esposizione prolungata al sole o ad ambienti caldi e umidi, combinata con un’inadeguata idratazione, può portare a un aumento della temperatura corporea che il corpo non può più regolare.

FATTORI DI RISCHIO:

  • Esposizione prolungata ad alte temperature;
  • Alta umidità;
  • Assenza di adeguata idratazione;
  • Mancanza di raffreddamento sufficiente;
  • Incapacità del corpo di dissipare il calore adeguatamente.

Alcuni sono particolarmente vulnerabili ai colpi di calore, inclusi:

  • Bambini piccoli e anziani;
  • Persone con malattie croniche;
  • Atleti e lavoratori che svolgono attività fisica intensa all’aperto;
  • Individui che assumono farmaci che influenzano la termoregolazione del corpo.

Valutazione del Rischio e Misure Preventive

Per valutare i rischi dai colpi di calore, è essenziale prendere in considerazione diversi fattori:

  • Temperature previste: Monitorare le previsioni meteorologiche, per identificare giornate con temperature estreme e allertare il pubblico sui pericoli imminenti.
  • Umidità: L’indice di calore tiene conto sia della temperatura che dell’umidità, poiché quest’ultima influisce sulla capacità del corpo di raffreddarsi mediante il sudore.
  • Durata dell’esposizione: Un’esposizione prolungata al caldo aumenta il rischio di colpo di calore, specialmente senza adeguati periodi di riposo.
  • Attività svolte: Le attività fisiche intense prolungano la produzione di calore corporeo e possono accelerare i rischi da colpi di calore.

MISURE PREVENTIVE GENERALI
Per prevenire i colpi di calore, seguite queste misure preventive:

  • Rimani idratato: Bere molta acqua durante tutto il giorno, specialmente quando si è all’aperto o si svolge attività fisica.
  • Vestiti adeguati: indossare abiti leggeri, traspiranti e di colore chiaro riduce l’assorbimento di calore.
  • Ricerca l’ombra: Vietato stare al sole nelle ore più calde della giornata e cerca sempre luoghi ombreggiati.
  • Raffreddamento: utilizza stracci umidi o ventilatori per rinfrescarsi quando l’aria condizionata non è disponibile.
  • Pianificazione attenta: vietare attività intense durante le ore più calde e prendere regolari pause in luoghi freschi.

MISURE PREVENTIVE SUL POSTO DI LAVORO
Per prevenire i colpi di calore estivi sul lavoro, è necessario adottare misure preventive appropriate:

colpi di calore sul lavoro

  • Fornire formazione: I datori di lavoro dovrebbero educare i dipendenti sui rischi associati ai colpi di calore, sui sintomi da riconoscere e sulle misure preventive da seguire.
  • Assicurare l’accesso all’acqua: Fornire abbondante acqua potabile in luoghi facilmente accessibili per consentire ai lavoratori di rimanere adeguatamente idratati.
  • Programmare adeguatamente le attività: Non iniziare  attività intense durante le ore più calde della giornata. Preferire orari più freschi per svolgere lavori di maggiore impegno fisico.
  • Fornire ripari o zone di frigorifero: Creare aree ombreggiate o zone con aria condizionata dove i lavoratori possono rilassarsi e rinfrescarsi durante le pause.
  • Indossare abbigliamento adeguato: incoraggiare l’uso di abbigliamento leggero, traspirante e di colore chiaro per ridurre l’assorbimento di calore.
  • Utilizzare strumenti e attrezzature appropriate: Considerare l’utilizzo di attrezzature che riducano l’impatto del caldo, come cappelli parasole, ventilatori o sistemi di raffreddamento portatili. 

Quali sono i Sintomi di un colpo di calore e come comportarsi

Riconoscere tempestivamente i segni di colpo di calore è fondamentale per intervenire prontamente. I sintomi possono includere:

  • Temperatura corporea elevata (generalmente superiore a 40°C);
  • Pelle calda, rossa e asciutta (senza sudore);
  • Mal di testa, vertigini e confusione mentale;
  • Battito accelerato e respiro affannoso;
  • Nausea e vomito.

COSA FARE IN CASO DI COLPI DI CALORE
Se si sospetta un colpo di calore, agire immediatamente:

  • Chiedere aiuto medico.
  • Spostare la persona in un luogo fresco e ombreggiato.
  • Raffreddare il corpo con acqua fresca o un panno umido.
  • Offrire piccoli sorsi d’acqua, se la persona è cosciente e in grado di bere.

In conclusione, la valutazione del rischio da colpo di calore è fondamentale per proteggere se stessi e gli altri dalle condizioni di caldo estremo. Inoltre, prendere misure preventive, riconoscere i sintomi e agire tempestivamente in caso di emergenza può fare la differenza tra una giornata sicura e una pericolosa.
Come abbiamo visto, anche sul lavoro l’attenzione alla prevenzione e formazione è essenziale per proteggere la salute e il benessere dei lavoratori durante i periodi di caldo estremo.

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3 e più modi per riconoscere l’amianto

In questa guida vi aiuteremo a riconoscere l’amianto e a capire come riconoscerlo, come comportarsi e quali costi si andranno a sostenere per rimuoverlo.

amianto storia

L’amianto non è un materiale facilmente riconoscibile, al contrario essendo stato utilizzato su larga scala per almeno due secoli i manufatti contenenti amianto che si possono stimare sono di circa 3.000 tipologie, oggi però ci soffermeremo sulle più comuni ed utilizzate in ambito edilizio, questo articolo può essere molto utile per chi sta valutando l’acquisto di una nuova casa, negozio commerciale o capannone industriale senza avere l’esperienza di riconoscere l’amianto, quindi avendo un dubbio sulla sua presenza.

Riconoscere l'amianto, le caratteristiche

Una delle prime domande che ci vengono poste per riconoscere l’amianto è: Dove possiamo trovare l’Amianto?
Come già anticipato sfortunatamente riconoscere l’amianto è un’impresa tutt’altro che semplice, ma è comunque possibile sapere dove possa trovarsi partendo dal modo in cui generalmente questo materiale si presenta.

Può essere a matrice compatta, sotto forma di miscele con cemento e resine, si può trovare quindi in tubazioni, facciate, lastre ondulate che si usano per coprire tettoie o in rivestimenti fatti con amianto spruzzato. Si presenta a matrice friabile invece, quando è usato per creare materiali termoisolanti o ininfiammabili.

Oppure in versione pura, utilizzato come riempimento, in tessuti o corde.

  1. Coperture di edifici e terrazzi;
  2. Pareti divisorie prefabbricate;
  3. Tubazioni;
  4. Coibentazione di controsoffitto;
  5. Canne fumarie;
  6. Serbatoi idrici;
  7. Fioriere;
  8. Tettoie;
  9. Pannelli ondulati;
  10. Pavimenti (piastrelle in vinil-amianto);
  11. A spruzzo su travi in acciaio per renderle resistenti al fuoco;

Appurato in quale forme si presenti questo materiale tanto dannoso, bisogna comprendere quindi, come si possa riconoscerlo in casa propria e quando incorriamo nel rischio di incontrarlo.

La data d’installazione: La data di realizzazione di un manufatto può essere utile per comprendere se è possibile la presenza di fibre di amianto: difatti a partire dal 1992 è stata vietata la produzione e dal 1994 è stata vietata anche la vendita.  Se il manufatto è precedente al 1994 vi è il forte sospetto che sia stato prodotto dalla Eternit e dunque sia in cemento amianto.

L’aspetto: Verificare se il serbatoio, la tubazione, la canna fumaria o le lastre di copertura sia simile ad uno riportato nella galleria fotografica che inseriamo qui sotto in alcuni esempi di materiale contenente Amianto prima della rimozione e smaltimento da parte della nostra ditta, Giordana Building Group Srl. Un secondo esame da non sottovalutare oltre a quello visivo è quello di provare con l’ausilio di un accendino a bruciare le fibre di amianto, in genere si presentano a piccoli ciuffi sulla superficie e non bruciano, se non con notevole difficoltà.

La consulenza:  se dopo questi due passaggi vi rendete conto di non essere ancora sicuri del materiale impiegato per la realizzazione del vostro involucro edilizio e non solo, allora è arrivato il momento di una consulenza con gli esperti del settore. Se ti trovi in provincia di Torino o in provincia di Cuneo puoi chiamarci o inviarci una foto: Giordana Building Group srl è disponibile per una consulenza gratuita per accertare se si possiede un manufatto in cemento amianto.

Arrivati fino a qui sarete più consapevoli sul come procedere per riconoscere l’Amianto presente negli immobili, che si tratti di vostre proprietà o di un futuro acquisto. L’ultima domanda da porsi in questo caso è: se sono in possesso di del materiale contenente amianto, cosa posso fare?
Noi abbiamo già pensato ad una risposta, tanto che abbiamo deciso di dedicare un intero articolo riguardante i 3 metodi di bonifica dell’Amianto
Se invece siete stanchi della lettura e preferite guardare un video della nostra Playlist su Youtube “COME SI FA?” troverete un video interamente dedicato alle 5 Fasi per una corretta rimozione Amianto

Richiedi una consulenza gratuita per riconoscere l'amianto

Un po’ di storia sull’Amianto

Partendo dalle basi, quando sentiamo la parola Amianto dobbiamo subito pensare ad un materiale minerale di origine naturale che si presenta in forma fibrosa conosciuto anche con il nome di asbesto ed è sempre esistito, fin dall’antichità: ha infatti una storia molto complessa e per certi versi anche affascinante. Basti pensare alle prime testimonianze che si hanno su questo materiale, scritture risalenti ai Persiani e gli Antichi Romani, popoli che in origine utilizzavano l’Amianto a scopo rituale, convinti delle sue proprietà magiche.

Oppure, nel Medioevo l’Amianto veniva chiamato “Lana della Salamandra”, credenze popolari facevano pensare che il corpo di questo rettile fosse ricoperto di Amianto e per questo motivo poteva sfidare il fuoco senza morire bruciato. 

amianto nel medioevoAnche se è il ‘600 il periodo storico che più mi ha colpito per l’utilizzo “fantasioso” dell’Amianto come medicinale, infatti, secondo il medico Boezio, che lo cita in un suo scritto, questo minerale sarebbe utilissimo per la cura delle ulcere ma anche per guarire i bambini dalla scabbia. C’è da dire che comunque l’uso dell’amianto nei medicinali è stato in voga fino al 1960 circa. In particolare veniva impiegato per la preparazione di una pomata contro la sudorazione dei piedi e per realizzare una pasta per le otturazioni dei denti.

Dovremo comunque aspettare gli albori dell’800 per vedere questo materiale impiegato in campo edilizio, i primi ad utilizzarlo e commercializzarlo furono proprio gli Stati Uniti, da lì in poi l’Amianto fu utilizzato in modo massiccio per la costruzione di palestre, scuole, ospedali e anche abitazioni civili.

Insomma se non utilizzavi l’Amianto eri un signor Nessuno, questo fino alla sua grande battuta d’arresto nel 1980 dove circa 80 operai intentarono una causa contro la fabbrica Eternit e contro l’Inail per vedere riconosciuti i danni provocati dal minerale ed è qui che il vaso di Pandora viene finalmente aperto.

Anche se abbiamo dovuto aspettare fino al 2003 prima che in Italia fosse emanata una legge che ordinasse lo smaltimento di tutti i manufatti in Eternit.

Tutt’oggi la storia dell’amianto nel mondo del lavoro ci riporta ancora più di 3000 decessi l’anno solo in Italia. Ad oggi infatti questo materiale è riconosciuto come uno dei più pericolosi al mondo, per via della sua fibrosità sottile e il lungo periodo d’incubazione all’interno dei nostri polmoni, ebbene sì, possono passare anche 30 anni prima che l’Amianto faccia il suo corso all’interno del nostro corpo, per poi mutare in tumore, tumore ai polmoni provocato d’asbesto, un tumore letale.

Stime di medici specializzati rivelano che purtroppo avremo decessi per causa dell’Amianto almeno fino al 2060, ecco perché il nostro impegno per la bonifica e rimozione amianto è così costante e importante ed è il motivo per il quale oggi vi aiuteremo a riconoscere l’amianto.

VI RICORDIAMO CHE PER L’ANNO 2023 È ATTIVO IL BANDO INAIL PER LA SOSTITUZIONE DELL’AMIANTO CON SGRAVI FISCALI FINO AL 65%

Manda una mail per parlare con gli esperti, diversamente potrai chiamarci e parlare con il nostro Team. Riconoscere l’amianto sarà più semplice al fianco di uno specialista.

    Ripristino Fioriera di Lavanda

    INTERVENTO DI RIPRISTINO FIORIERA DI LAVANDA IN FRANCIA

    📍 Cantiere di Saint Laurent du Var – Francia.

    Di seguito riportiamo le varie fasi di ripristino eseguite su una fioriera ammalorata ed in disuso. 

    • Pulizia di tutte le superfici, comprese le parti ammalorate dell’involucro; 
    • Ripristino cementizio della fioriera esterna, compresa la passivazione dei ferri a vista;
    • Posa di una membrana elastomerica all’interno della vasca di contenimento per una impermeabilizzazione ottimale, compresi i risvolti; 
    • Posa di un primo strato di TNT 400 gr ( tessuto non tessuto geo ); 
    • Posa di ghiaia; 
    • Posa di un secondo strato di TNT 400 gr;
    • Fornitura e posa di nuovo impianto di irrigazione esterno per piante; 
    • Posa di pietrisco da giardino per composizione floreale;
    • Sostituzione di discesa in pvc esistente con discesa di pluviale inox per lo scarico diretto delle acque piovane; 
    • Innesto di nuove piante di Lavanda ogni 50 cm l’una dall’altra. 

    LE FOTO DELLE LAVORAZIONI: 

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    Contattaci tramite il seguente format, oppure chiama direttamente in sede, un nostro tecnico saprà indirizzarti nella soluzione più ottimale per te e per il tuo giardino!

      Cartongesso: Vantaggi e Applicazioni

      Breve guida al cartongesso: caratteristiche, vantaggi e applicazioni. Scopri tutti i sistemi costruttivi evoluti per l’edilizia leggera.

      Questo materiale, chiamato anche gesso secco, è un utile per la costruzione. Principalmente si tratta di un materiale edile costituito da due strati di cartone e un nucleo di pasta di gesso indurita con riempitivi vari. Questo materiale è stato progettato per l’installazione di rivestimenti, pareti divisorie, soffitti in edifici con umidità secca e normale. La larghezza standard del materiale di base è di 120 cm.

      Cartongesso vantaggi e applicazioni: quando usarlo

      Grazie alla facilità di posa, alle tempistiche di lavoro ottimizzate e ai costi accessibili viene ampiamente utilizzato per numerose applicazioni. Ecco quelle più frequenti:

      • CONTROSOFFITTO: struttura molto importante in quanto consente di esercitare un impatto estetico e allo stesso tempo rispondere a precise esigenze funzionali. Ad esempio, il controsoffitto può nascondere tubature e cavi, in modo che non compromettano l’aspetto estetico dei locali. Allo stesso modo, il controsoffitto può fungere da base per installare impianti di illuminazione diversi dai classici lampadari. Il cartongesso rimane il materiale per eccellenza più utilizzato per la realizzazione di controsoffitti in quanto estremamente leggero e facile da posare.
      • PARETI DIVISORIE: dividere i locali non è mai stato così semplice, grazie alla sua solidità, la sua capacità isolante e la sua facilità di posa.
      • RIVESTIMENTI: questa applicazione riguarda soprattutto le lastre in cartongesso con funzione di isolamento. Infatti, l’applicazione di una lastra di questo tipo rappresenta una soluzione rapida, sbrigativa ed efficace per garantire ad un locale il giusto isolamento.
      • COMPONENTI DI ARREDO: la versatilità del Cartongesso è intesa anche dalla capacità di prestarsi a vere e proprie composizioni di design. Facile da tagliare, può essere impiegato per produrre veri e proprie elementi di arredo. Tipo librerie attrezzate e armadi a muro.

      Perché si usa il cartongesso? I Vantaggi

      Il Cartongesso ha origine nel tardo Ottocento negli Stati Uniti e da quel momento in poi sono state sviluppate idee per applicazioni via via sempre più complesse, fino alla completa diffusione nell’ambito edilizio. La verità è che il Cartongesso si caratterizza per i numerosi pregi. Di seguito una lista dei principali vantaggi nell’utilizzo del Cartongesso:

      • FACILITÀ DI POSA: a differenza di altri materiali da costruzione, in Cartongesso è facile da gestire, manipolare e installare. Molto spesso, si tratta di ritagliare lastre della misura desiderata e connetterle attraverso elementi meccanici, ad esempio i tasselli. Infatti le lastre in Cartongesso non richiedono collanti particolari per la posa. Ciò ovviamente velocizza e rende più facile le attività di posa.
      • CONVENIENZA: proprio in ragione di un processo di produzione ben ottimizzato e l’impego di materiali di facile reperibilità, le lastre in cartongesso tengono il prezzo concorrenziale e gran lunga più basso di altri materiali da costruzione. A parità di peso ed utilizzo, il Cartongesso è di gran lunga il materiale da costruzione più conveniente.
      • VERSATILITÀ: come visto nel paragrafo precedente, il Cartongesso si caratterizza per un numero elevato di applicazioni, passando per l’edilizia vera e propria, all’arredamento, fino all’impiantistica.
      • PROPRIETÀ ISOLANTI: sono di fatti state inventate nel corso dei decenni particolari tipologie di Cartongesso in grado di assolvere a specifiche funzioni. Alcune di queste soddisfano le esigenze di isolamento, sia termico che acustico.

      Quante tipologie di Cartongesso esistono?

      Come dicevamo, proprio grazie all’evoluzione tecnologica avvenuta negli ultimi decenni al momento numerose sono le tipologie di Cartongesso in commercio. Di seguito un elenco delle più apprezzate:

      • STANDARD: La tipologia più utilizzata e anche la più conveniente in termini di prezzo. Solida, versatile e di facile posa.
      • IDROREPELLENTE: Questa tipologia si caratterizza per la capacità di non assorbire i liquidi. Infatti è la più utilizzata all’interno di cucine e bagni.
      • ISOLAMENTO ACUSTICO: La sua caratteristica principale è esattamente la capacità di isolare acusticamente i locali. Viene impiegata soprattutto nei locali in cui l’isolamento acustico rappresenta una necessità: camere d’albergo, ospedali, uffici, scuole eccetera.
      • IGNIFUGO: La tipologia più costosa in assoluto, come si intuisce dal nome, la sua caratteristica principale è la capacità di non prendere fuoco. Viene impiegata molto spesso in contesti in cui il rischio di incendio è elevato, oppure dove sono presenti fiamme libere.
      • CARICHI: L’elemento principale di questa lastra è la capacità di portante, in questo modo può essere usato per realizzare strutture che tendono a subire sollecitazioni superiori alla media, in particolar modo ai controsoffitti con funzione portante.

      Quanto costa un metro quadro di cartongesso?

      Giunti al termine di questa breve guida illustrativa sul cartongesso vantaggi e applicazioni arriviamo dunque alla parte più interessante, il prezzo. Come abbiamo già detto in precedenza il Cartongesso spicca per la sua convenienza. Una lastra di cartongesso al metro quadro, infatti, ha un costo nella media di 20 euro. Per quanto concerne la manodopera, la spesa ovviamente è variabile e dipende molto dalla complessità dell’intervento. In genere, la costruzione e l’installazione di una parete di Cartongesso costa tra i 35 e i 40 euro al metro quadro. Contattaci per maggiori informazioni sulla spesa e segui i nostri aggiornamenti su Facebook.

      Vuoi realizzare dei lavori in cartongesso? Contattaci per un preventivo gratuito

        Bando ISI INAIL: Sostituzione amianto al 65%

        CON IL BANDO ISI INAIL PUOI OTTENERE UN CONTRIBUTO AMIANTO A FONDO PERDUTO DEL 65% FINO A 130.000 EURO
        (fino a 25.000€ per imprese agricole)

        Il Bando Inail Amianto permette di accedere a un contributo a fondo perduto per aiutare le imprese come la tua a rimuovere il rischio eternit.
        Le risorse per quest’anno ammontano a 370 Milioni di euro: è la somma più alta stanziata di tutte le edizioni del Bando Inail.

        Il Bando Inail finanzia l’attività di rimozione e smaltimento di materiali e opere contenenti l’amianto

        Parliamo di un materiale nocivo  presente in molte aziende, fabbriche e attività commerciali utilizzato per le sue proprietà isolanti su lastre e coperture di tetti e capannoni, su condotte e tubazioni per l’acqua, oltre che su impianti di produzione e, legato al cemento, negli edifici industriali.

        Gli obiettivi del contributo riguardano principalmente il miglioramento della salute e la sicurezza sul lavoro, nello specifico:

        • Il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salute dei lavoratori;
        • La riduzione delle emissioni inquinanti dovute all’esposizione dei lavoratori all’amianto;
        • La sostenibilità delle micro e piccole imprese;
        • Aumentare in modo significativo la diffusione di questi interventi di prevenzione.
        Bonifica amianto a Fossano: lastre di copertura contenenti amianto

        Bando Inail Amianto: chi può accedere e quali lavori sono ammessi?

        Possono partecipare al bando e accedere al finanziamento le imprese di tutto il territorio nazionale che appartengono ai settori:

        • Commercio,
        • Industria,
        • Artigianato,
        • Agricoltura,
        • Enti del terzo settore cioè organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, ecc.
        • Sede operativa in ogni Regione d’Italia
        I lavori ammessi nell’investimento:  
        • a) Rimozione di componenti edilizi quali coibentazioni, intonaci, controsoffitti contenenti amianto
        • b) Rimozione eternit da mezzi di trasporto
        • c) Rimozione eternit da impianti e attrezzature
        • d) Rimozione piastrelle e pavimentazioni in amianto
        • e) Rimozione e rifacimento coperture contenenti amianto
        • f) Rimozione di eternit da altri manufatti (canne fumarie, cassoni, pareti)

        Bando Inail Amianto: come funziona?

        La domanda del finanziamento deve essere effettuata tramite lo sportello dedicato sul portale web Inail e prevede i seguenti step:

        1. Registrazione sul portale Inail.
        2. Presentazione delle domande e dei progetti
        3. CLICK DAY: le date ufficiale verranno pubblicate prossimamente!!
        4. Comunicazione dell’ordine di ammissione ai contributi
        5. Presentazione dei documenti per il progetto (perizia giurata, autorizzazioni e certificazioni): entro 30 giorni dalla comunicazione delle imprese ammesse
        6. Verifica tecnico-amministrativa Inail: entro 120 giorni
        7. Erogazione contributi
        8. Realizzazione progetti: entro 1 anno dalla ricezione della comunicazione di esito positivo da parte dell’Inail

        Bando Inail Amianto: non devi lasciare perdere questa occasione

        Smaltire e Bonificare l’amianto dalle proprie strutture aziendali è un’ottima occasione per migliorare sia le condizioni lavorative ma anche l’efficienza energetica.
        Quando infatti viene rimosso l’amianto che costituisce ad esempio la copertura di un tetto, è necessaria anche l’opera di rifacimento con adeguata coibentazione.

        Accedendo al Bando Inail è possibile godere di altri benefici:

        • usufruire di altre agevolazioni disponibili come il super ammortamento, oppure la detrazione del 65% ad esempio in caso di isolamento termo-acustico.
        • migliorare l’efficienza energetica andando a risparmiare sui consumi energetici e sui costi di gestione.
        • la tua immagine aziendale ne trarrà vantaggio: viene sfruttato e riqualificato uno spazio prima in degrado e pericoloso, per proporsi agli occhi di clienti sempre più eco-friendly e attenti all’ecosostenibilità e alla sicurezza dei propri lavoratori.

        Innovare significa anche risparmiare: per questo fare domanda per avere accesso ai finanziamenti del bando Isi è un’occasione da non perdere.

        CONSULTA IL SITO DELL’INAIL PER ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA PER GLI INCENTIVI DEDICATI ALLA TUA IMPRESA 

        Contattaci per ottenere maggior informazioni:

          Allestimento cantieri edili Cuneo

          Allestimento cantieri edili in provincia di Cuneo. Le misure da adottare per allestire un cantiere edile in sicurezza. Servizio di noleggio attrezzature.

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          Intervento di recupero edilizio a Fossano

          INTERVENTO DI RECUPERO EDILIZIO A FOSSANO

          Il detto dice: ” Non giudicare mai un libro solo dalla copertina”. La domanda da porsi è se questo concetto possa essere applicato ad ogni ambito della nostra vita, bene, nell’edilizia, soprattutto se si tratta di unità abitative o commerciali, il detto non possiamo permetterci di applicarlo.  L’occhio vuole la sua parte. 

          📍 Cantiere di Fossano, provincia di Cuneo.

          facciata condominiale da restaurare facciata condominiale restaurata

          Lavori di riqualificazione edilizia di una facciata condominiale e portici a Fossano

          TIPOLOGIA DI INTERVENTO: 

          1) MESSA IN OPERA DEL CANTIERE mediante chiusura delle parti interessate dai lavori, comprensivo di cartellonistica e di quanto occorre nel rispetto delle attuali normative vigenti ed a norma con le attuali leggi sulla sicurezza. Posa e montaggio di Ponteggi a tubi giunti, misurato a metro quadrato di facciata in proiezione. Superficie complessiva del ponteggio mq 1.050,00.

          2) DEMOLIZIONE COMPLETA DI INTONACO esterno ammalorato fino ad h.3,00 metri rispetto al piano di calpestio stradale. Realizzazione di intonaco deumidificante a base di calce naturale per esterni su pareti verticali formato da un primo strato di rinzaffo, da un secondo strato tirato in piano con successiva rasatura finale.

          3) MANTO DI COPERTURA: Smantellamento completo dell’intero manto di copertura. Fornitura e posa in opera di nuova orditura principale e secondaria dell’intero tetto compreso di assito sovrastante, membrana bituminosa da 4 mm armata in poliestere con caratteristiche tecniche certificate in AGREEMENT – 20gradi, listellatura e coppi nuovi. Superficie complessiva della copertura mq 250,00. 

          4) REALIZZAZIONE DI LINEA VITA INDERFORMABILE SUL MANTO DI COPERTURA DELL’INTERO EDIFICIO CONDOMINIALE

          5) Realizzazione di cordolo perimetrale con dormiente in legno secondo i canoni strutturali sull’intero edificio per appoggio di nuovo manto di copertura.

          6) ISOLAMENTO SOTTOTETTO: Fornitura e posa in opera di doppio strato incrociato di rotoli di lana di vetro spessore 8 cm per complessivi 16 cm di isolamento. Superficie complessiva mq. 220,00.

          7) Posa di grondaie, pluviale e realizzazione di teste di camino in mattoni anticati con sovrastante manto di copertura in coppi, compreso di faldine in rame saldata e graffata.

          8) LAVAGGIO DELLE FACCIATE: Lavaggio con idro-pulitrice ad acqua fredda al fine di asportare tutte le impurità presenti sui prospetti
          dell’edificio. Superficie complessiva mq. 645,00.

          9) Tinteggiatura di pareti esterne con idropittura a base di silicati di potassio, pigmenti inorganici selezionati e cariche minerali, non filmogena ma permeabile all’acqua ed al vapore acqueo, a due strati in tinta unica su intonaco civile esterno. Superficie complessiva mq 900,00.

           

          Impermeabilizzazione e isolamento termico di Prefabbricato

          lavori eseguiti di impermeabilizzazione e isolamento termico su copertura di prefabbricato in francia

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          Nuova copertura in tegole canadesi

          NUOVA COPERTURA IN TEGOLE CANADESI E TINTEGGIATURA INVOLUCRO EDILIZIO

          Quando si tratta di rinnovare o rifare la copertura di un edificio, la scelta del materiale è fondamentale per garantirne la durabilità, l’estetica e la protezione dagli agenti atmosferici. A Peveragno, in provincia di Cuneo, abbiamo completato un lavoro di installazione di una nuova copertura in tegole canadesi per una residenza privata coni risultati sono stati eccellenti sia dal punto di vista tecnico che estetico.

          Le tegole canadesi, grazie alla loro versatilità e al loro aspetto moderno, rappresentano una scelta ideale per il nostro territorio, dove le condizioni climatiche possono variare sensibilmente tra le stagioni. In questo caso, l’installazione è stata realizzata con precisione, a partire dalla preparazione della base fino alla posa delle tegole, garantendo una copertura resistente e ben isolata, adatta sia ai mesi più freddi che a quelli caldi. L’intervento ha incluso il ripristino delle strutture di supporto e la posa di un manto impermeabile che protegge il tetto dalle infiltrazioni, ottimizzando così le prestazioni del sistema.

          Il lavoro di installazione delle tegole canadesi: le fasi nel dettaglio

          Durante l’installazione della nuova copertura in tegole canadesi, abbiamo seguito un processo strutturato e accurato, che ha garantito non solo l’efficienza ma anche la sicurezza di tutti gli operatori coinvolti. Ecco le fasi dell’intervento:

          Montaggio del ponteggio Messersì

          Prima di avviare i lavori, è stato montato un ponteggio lungo tutta la superficie dell'abitazione. Questo passaggio ha permesso di garantire l'accesso sicuro a tutte le parti del tetto e ha facilitato le operazioni successive. La scelta del ponteggio Messersi, noto per la sua stabilità e affidabilità, ha assicurato un ambiente di lavoro sicuro per gli operatori e ridotto i rischi durante le varie fasi del cantiere.

          Rimozione delle tegole canadesi danneggiate

          Dopo aver messo in sicurezza la zona di lavoro, abbiamo proceduto con la rimozione delle vecchie tegole ammalorate che compromettevano la funzionalità della copertura. La rimozione è stata eseguita con attenzione per evitare danni alla struttura sottostante e per predisporre una superficie pulita e pronta per la successiva impermeabilizzazione.

          Nuova impermeabilizzazione del tetto

          Una volta rimosse le tegole vecchie, è stata applicata una guaina impermeabile stabilizzata con una temperatura di -20°C. Questa membrana protettiva è stata scelta per garantire la massima resistenza alle condizioni climatiche avverse, come i rigidi inverni piemontesi, prevenendo infiltrazioni d'acqua e danni alla struttura del tetto.

          Posa delle tegole canadesi saldate a fiamma

          Sulla nuova impermeabilizzazione è stata eseguita la posa delle tegole canadesi. Le tegole sono state saldate a fiamma, un processo che assicura una perfetta adesione tra le tegole e la guaina sottostante, garantendo così una copertura ermetica e duratura. Questo metodo è particolarmente indicato per tetti soggetti a forti variazioni climatiche, come quelli presenti in Piemonte.

          Tinteggiatura dell’involucro edilizio

          Contestualmente alla posa delle tegole, è stata eseguita la tinteggiatura dell'involucro esterno dell’abitazione, utilizzando pitture specifiche per l’esterno, che offrono un’ottima resistenza agli agenti atmosferici. Questa fase non solo ha migliorato l'estetica complessiva dell'edificio, ma ha anche fornito una protezione aggiuntiva alle superfici esposte, preservandone l'integrità nel tempo, e permesso di ottimizzare i lavori grazie ad un’installazione unica dei ponteggi.

          Smontaggio del ponteggio Messersì

          Dopo aver completato tutte le operazioni, il ponteggio è stato smontato, lasciando l’abitazione con una nuova copertura efficiente e un aspetto completamente rinnovato. Il completamento del lavoro ha richiesto una combinazione di precisione e attenzione ai dettagli, elementi che contraddistinguono i nostri lavori e che ci permettono di garantire risultati di alta qualità.

          Vuoi scoprire di più sul nostro servizio di coperture in tegole canadesi? Leggi i pro ed i contro.

          Rifacimento shed Michelin di Cuneo

          Manutenzione di vecchia copertura della Michelin di Cuneo con nuova impermeabilizzazione e verniciatura metallizzante, tipo Eco Solaris.

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          Render 3D: Cosa è? Quali sono i vantaggi?

          Render 3D, scopriamo cosa è e quali sono i vantaggi

          Partendo dalle basi il termine Render o Rendering 3D letteralmente in italiano significa Restituzione Grafica, ovvero quel processo che ti permette di ottenere una rappresentazione più reale possibile rispetto ad un progetto architettonico a partire da un modello in 3D.
          Più nel dettaglio, possiamo dire che si tratta di un’immagine 2D che viene elaborata al computer e a seguito di una modellazione tridimensionale basata appunto, sul progetto. In seguito al progetto tridimensionale vengono applicate le texture dei materiali reali e le combinazioni di luci e ombre, che potranno essere artificiali o naturali a seconda di cosa vogliamo far percepire del modello.

          Di seguito  la differenza di una modellazione tridimensionale eseguita su Sketchup e lo stesso modello renderizzato su un programma di Rendering come Enscape .

           

          scala render con sketchup scala rendering con enscape

          A cosa serve il RENDER 3D?

          Ad oggi il Render 3D è diventato parte integrante della maggior parte dei lavori architettonici, se pensiamo che fino a diversi anni fa i disegni tecnici erano lo strumento che i progettisti, architetti e ingegneri etc. utilizzavano per fornire tutte le informazioni necessarie, quali: quote, altezze, distanze, volumi, spessore dei muri etc. 
          Tuttavia questi progetti lasciavano ampio spazio all’immaginazione del cliente che non sempre riusciva a valutarne gli spazi e di conseguenza dubbi e incertezze rimanevano fino alla realizzazione del progetto stesso. 

          Con l’avvento del Render 3D che offre un’immagine dettagliata e convincente di un progetto ancora da realizzare il cliente non dovrà più sforzarsi di “immaginare” come potrebbe realizzarsi il progetto, ma avrà da subito, in modo chiaro e realistico l’idea di come verrà sfruttato uno spazio. Questo permette di sfruttare molto meglio le tempistiche di un lavoro, valutando da subito modifiche e dettagli che senza un Render 3D potrebbe essere valutato solo in fase di lavorazione . 

          Quali sono i vantaggi del RENDER 3D?

          Pensiamo di sottoporre una semplice pianta quotata e magari qualche sezione di un appartamento a una persona non addetta ai lavori: probabilmente riuscirà a farsi un’idea degli spazi, ma certamente non sarà in grado di avere una visione precisa dei volumi (come già anticipato nel capitolo precedente). Sarà quindi necessario dover spiegare nel dettaglio tutti gli aspetti e le informazioni della pianta quotata, con il sincero rischio che tra cliente e progettista ci siano incomprensioni e disaccordi futuri. 

          Grazie al RENDERING 3D, il cliente, anche il più avverso alla tecnologia potrà vedere e capire le diverse fasi di progetto, oltre che poter intervenire, proporre modifiche ed essere partecipe  al 100% già dalle fasi di progettazione. Quindi  se ha dei dubbi o vuole effettuare modifiche lo dirà subito e sarà sicuramente più soddisfatto e sicuro delle decisioni prese.

          Chi altro gode dei vantaggi del RENDER 3D?

          Ovviamente il progettista o l’impresa a cui sono stati affidati progetto e lavoro, che potranno  godere di un notevole risparmio di tempo, senza possibilità di incomprensioni con il cliente. Senza tener conto delle proposte che possono essere fatte tramite questo mercato, sempre più in espansione in molti servizi e non solo esclusivamente nel campo architettonico. Qui di seguito riportiamo alcuni esempi di come aiutiamo i nostri clienti a capire come ottimizzare gli spazi delle proprie abitazioni, le colorazioni che preferiscono o le più adatte, i dettagli degli arredi e la loro armonia finale. 

          Tutte le immagini presenti nel suddetto articolo sono state eseguite e curate dalla Giordana Building Group srl e soggette a copyright. 

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          3 semplici soluzioni per bonificare l’amianto

          Bonificare l'amianto, alcune semplici soluzioni

          Un problema serio per la nostra salute

          Per molti anni l’impiego delle lastre di cemento amianto nell’edilizia, è stato una soluzione efficace proprio grazie alla loro rapidità di posa, leggerezza, resistenza alle intemperie e non meno importante per il costo contenuto. Con l’aggravarsi dell’inquinamento atmosferico sono sorti i primi problemi relativamente a questo tipo di copertura. Infatti le piogge acide, in particolare nelle zone industriali e di forte concentrazione abitativa, intaccano e disgregano la matrice cementizia dell’impasto cemento/amianto. Pertanto le fibre di amianto, prima ben inglobate nel cemento, vanno progressivamente a sfaldarsi disperdendosi nell’ambiente con conseguente rischio per la salute delle persone. Come ormai ben tutti sappiamo l’asbesto causa delle gravi malattie al sistema respiratorio, come il cancro alla pleura e cancro ai polmoni con prognosi sempre negative. Dal 1992, quindi, commercializzare, usare e vendere amianto/eternit è completamente vietato.

          Come riconoscere l'Amianto?

          Questo materiale è stato usato nella coibentazione dei tetti, nelle coperture, in tettoie e lastre e anche come materiale per isolare tubi delle caldaie e via dicendo. In alcuni casi è stato usato anche l’amianto a spruzzo, che viene spruzzato sui piloni di acciaio per renderli isolanti. Molte case quindi hanno ancora delle parti di amianto, e sapere come riconoscere la sua presenza diventa fondamentale.
          La conferma della presenza di amianto si può avere solamente con una analisi di laboratorio di un campione di materiale. Solamente l’analisi specifica può infatti confermare della presenza di amianto in un manufatto oppure no.

          Riportiamo qui di seguito alcuni esempi visivi di come possiamo riconoscere questo killer silenzioso:

          Chi può rimuovere l'Amianto?

          operatore autorizzato all'incapsulamento delle lastre in amianto su copertura esistente

          operatore autorizzato all’incapsulamento delle lastre in amianto su copertura esistente

          Per le operazioni di bonifica smaltimento amianto è necessario rivolgersi a una ditta autorizzata allo smaltimento amianto.
          L’impresa infatti dovrà adeguarsi alle norme di sicurezza previste per questo tipo di attività ed operare nel rispetto delle disposizioni vigenti (D.M. 406/98, delibera del 30-03-2004; criteri e requisiti per l’iscrizione all’Albo nella categoria 10 per la bonifica dei manufatti contenenti amianto). Dovranno eseguire i lavori adottando sistemi idonei alla tipologia specifica dell’intervento, con l’ausilio di prodotti accompagnati da regolare attestazione di conformità per le loro caratteristiche prestazionali e rispettare i capitolati tecnici previsti per ogni sistema di bonifica.

           Soltanto le ditte di rimozione amianto autorizzate possono svolgere la bonifica amianto in sicurezza e seguire il protocollo affinché l’edificio, l’abitazione o il capannone risultino a rischio 0.  Per questo è fondamentale affidarsi solamente a ditte specializzate e autorizzate. 

          Le 3 soluzioni per Bonificare l'Amianto

          INCAPSULAMENTO TIPOLOGIA “A”- SOLUZIONE N.1 

          operatore autorizzato all'incapsulamento delle lastre in amianto su copertura esistente

          Preparazione delle lastre in cemento amianto

          Lo sporco, eventuali muschi e le fibre d’amianto in fase di distacco saranno asportate completamente mediante idonee attrezzature di pulizia dotate di particolari accorgimenti tecnici per evitare la dispersione in atmosfera dell’acqua volumizzata contenente le fibre di amianto libere. In taluni casi, dopo test di controllo della consistenza superficiale e prove campione effettuate in loco, si potrà procedere alla stesura del ciclo incapsulante senza effettuare la totale pulizia delle lastre. La superficie delle lastre in cemento amianto dovrà essere perfettamente asciutta prima di applicare mani successive di prodotti incapsulanti penetranti o ricoprenti.

           

          Stesura del sistema incapsulante

           Per bonificare e ridurre entro i limiti di legge l’emissione di fibre di amianto sulla copertura si richiederà di incapsulare la superficie decoesionata costituita da lastre di cemento amianto, con idonei prodotti penetranti e ricoprenti, come prescritto da normativa, approvata con Decreto del Ministero della Sanità del 20 agosto 1999, relativo all’ampliamento normativo della Legge n. 257 del 27 marzo 1992, con le seguenti modalità applicative.
          •  Stesura di una prima mano di primer penetrante e consolidante all’acqua o solvente;
          • Stesura di una seconda mano di primer penetrante e consolidante all’acqua o solvente;
          • Applicazione di due mani di rivestimento impermeabilizzante ricoprente elastomerico all’acqua  colorato di due tonalità diverse contrastanti ( in particolar modo vengono utilizzati i colori rosso e verde ) per un consumo di circa 450 g/m2 per mano al fine di ottenere uno spessore minimo totale di 300 µm. Il prodotto incapsulante dovrà superare i requisiti prestazionali stabiliti da normativa UNI 10686 per la tipologia “A”.

          VANTAGGI DEL SISTEMA

          •  L’applicazione è semplice ed economica.
          • Non richiede la sostituzione della copertura.
          • La copertura non viene appesantita.
          • Non si producono rifiuti contenenti amianto.

          SOVRACOPERTURA TIPOLOGIA “C” – SOLUZIONE N.2

          Sovracopertura di lastre in amianto con nuova copertura previa incapsulamento


          Preparazione delle lastre in cemento amianto

          Nel caso di presenza di fibre decoesionate di amianto sulla superficie delle lastre di cemento amianto, prima del trattamento incapsulante, si consiglia l’asportazione dello sporco mediante specifici aspiratori che evitino la dispersione delle fibre nell’ambiente.
           

          Stesura del sistema incapsulante

          Per impermeabilizzare e ridurre entro i limiti di legge l’emissione di fibre di amianto sull’intradosso della copertura si richiederà di incapsulare la superficie decoesionata costituita da lastre di cemento amianto, con idonei prodotti ricoprenti, come prescritto da normativa approvata con Decreto del 20 agosto 1999 con le seguenti modalità applicative.
          •  Applicazione di una mano di rivestimento impermeabilizzante ricoprente elastomerico all’acqua colorato, per un consumo di circa 500 g/m2 al fine di ottenere uno spessore minimo di 200 µm. Il prodotto incapsulante dovrà superare i requisiti prestazionali stabiliti da normativa UNI 10686 per la tipologia “C”.

          VANTAGGI DEL SISTEMA

          • Non richiede la sostituzione della copertura.
          • Non si producono rifiuti contenenti amianto.
          • Nessun costo di smaltimento.
          • La copertura viene isolata e impermeabilizzata.

          RIMOZIONE TIPOLOGIA “D” – SOLUZIONE N.3

          Trattamento delle superfici delle lastre in cemento amianto da rimuovere

          Rimozione totale delle lastre in amianto con sostituzione in lamiera multigreca


          “Il rivestimento incapsulante dovrà essere di colore contrastante con quello del supporto. Si dovrà indicare nella stesura del Piano di Lavoro lo spessore del film secco, la quantità da applicare per metro quadrato e il tempo di essiccazione”.

          Preventivamente la superficie della copertura in cemento amianto dovrà essere trattata con WATERBASE PRIMER colorato, tal quale, al fine di limitare la dispersione di fibre libere sulle lastre.
          WATERBASE PRIMER dovrà essere colorato di verde o rosso per visualizzare il film essiccato sulla copertura di cemento amianto dopo spruzzatura. Tale trattamento deve essere effettuato mediante nebulizzazione a pioggia con pompe airless a bassa pressione, in quanto l’impiego dell’alta pressione può produrre una significativa liberazione di fibre. Questo tipo di trattamento ha la scopo di fissare le fibre presenti sullo strato superficiale delle lastre per lavorare in sicurezza durante il loro smontaggio e manipolazione. L’applicazione sarà fatta in un’unica mano su entrambe le facciate delle lastre in cemento amianto prevedendo un consumo di ca. 200-250 g/m2 ottenendo uno spessore finale di film secco di ca. 30-40 µ.
           

           

          Rimozione delle lastre

          La rimozione delle lastre dovrà essere fatta con la dovuta perizia per non danneggiarle. Le lastre smontate devono essere manipolate con cautela, evitando accuratamente pericoli di caduta o di frantumazione prevedendo, per il calo a terra, l’uso di idonei mezzi di sollevamento. Le lastre smontate dovranno essere accatastate e pallettizzate in modo da consentire un’agevole movimentazione. L’impilamento delle lastre è un’operazione che potrà produrre un significativo rilascio di fibre di amianto, pertanto si ripeterà l’operazione di spruzzatura del WATERBASE PRIMER sulle lastre accatastate di cemento amianto. Infine tutti i materiali di cemento amianto rimossi dovranno essere chiusi in imballaggi di plastica e sigillati. Gli operatori addetti all’intervento devono essere provvisti di mezzi di protezione delle vie respiratorie e di tute protettive durante il lavoro di rimozione della copertura.
           

           

          VANTAGGI DEL SISTEMA

          • Eliminazione definitiva dell’amianto.

          Copertura in lastre amianto compatto lavori in corso di bonifica e rimozione amianto compatto

          Come abbiamo visto, ci sono molteplici soluzioni per poter trattare l’Amianto, dall’incapsulamento, alla rimozione definitiva delle lastre. Ovviamente le soluzioni vanno studiate caso per caso e valutate assieme all’impresa quale sia la migliore per il vostro tipo di copertura.

          Per concludere, vi rimandiamo al nostro video youtube “Le 5 fasi per una corretta rimozione amianto” ricordando che l’Amianto è un Killer silenzioso e invisibile, abbassare la guardia o sottovalutarlo può mettere a rischio la tua salute e quella di chi ti sta attorno.  Eliminarlo non è un obbligo, ma un dovere. 

          Bonificare l'amianto, maggiori informazioni

          Parlare con gli esperti è facile, basterà mandare una mail! Doversamente potrai chiamarci e parlare con il nostro Team di esperti del settore, troveremo sicuramente la soluzione più adatta al tuo tipo di copertura.

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