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Smaltimento amianto: la nostra azienda con sede a Fossano in provincia di Cuneo, Piemonte è in possesso della certificazione idonea alla rimozione eternit.
Eternit: si tratta di un composto in cemento e amianto sviluppato e registrato da un’impresa in Belgio, si tratta di un materiale molto resistente per questo scelto al fine di costruire strutture edilizie quali tetti, tettoie, coperture, coibentazione termica e tubature. Questo materiale è resistente al calore, alla trazione e all’attacco di agenti esterni e di leggerezza del prodotto finale.
Le regioni in cui operiamo:
Abbiamo già operato nelle seguenti città e loro province: Cuneo, Torino, Asti, Biella, Verbania, Vercelli, Aosta, Savona, Imperia, Genova, Milano, Bergamo, Pavia.
L’impiego di questo materiale per diversi anni nel campo dell’edilizia ha fatto in modo che si lavorasse in maniera rapida utilizzando un materiale accessibile economicamente e resistente nel tempo. L’inquinamento atmosferico e le piogge acide hanno agito in maniera drastica disgregando la matrice cementizia dell’impasto, facendo disperdere nell’ambiente le fibre di amianto. La dispersione di queste fibre è stato, ed è, causa di gravi malattie al sistema respiratorio, come il cancro alla pleura e cancro ai polmoni con prognosi sempre negative. Proprio per questo da più di dieci anni commercializzare, usare e vendere amianto/eternit è completamente vietato.
L'esposizione all'amianto causa tumori polmonari, il più grave dei quali è il mesotelioma. Il numero delle morti collegate all'amianto è ancora altissimo, intollerabile per un paese civile. La triste conferma arriva dalla Giornata mondiale per le vittime dell'amianto, che si stimano essere in Italia circa 6'000 ogni anno.
In poche parole: l’amianto è un minerale naturale a struttura fibrosa che si presenta in natura sotto forma di sei composti (actinolite, amosite, antofillite, crisotilo, crocidolite e tremolite).
Con il tempo l’amianto si è rivelato nocivo per la salute dell’uomo per la capacità dei materiali di amianto di rilasciare fibre potenzialmente inalabili. L’esposizione a tali fibre è responsabile di patologie gravi ed irreversibili e colpisce prevalentemente l’apparato respiratorio.
Viene innanzitutto effettuato un sopralluogo dagli addetti dell’azienda che predispongono un apposito piano di intervento e di trasporto dei manufatti da bonificare.
Tale sopralluogo serve anche per valutare quale tipo di intervento sia più indicato nel caso in questione. Gli addetti tornano poi per l’intervento vero e proprio, che consiste nello smontaggio e nell’incapsulamento dei manufatti contenenti amianto.
L’incapsulamento è una tecnica che permette di rendere momentaneamente innocui i manufatti in amianto in modo tale che possano essere trasportati senza che le fibre di amianto si disperdano nell’aria.
I manufatti vengono coperti con degli speciali prodotti penetranti di colore contrastante, che inglobano la superfice trattata in una di pellicola protettiva, in modo da evitare che le fibre di amianto possano distaccarsi dal materiale del manufatto e disperdersi nell’aria.
A questo punto gli addetti procedono all’imballaggio degli elementi smontati con teli di polietilene e alla raccolta di tutti gli eventuali scarti e rifiuti prodotti a seguito dell’operazione e alla loro sistemazione in apposite buste di materiale impermeabile poi sigillate.
Particolare attenzione deve essere messa nell’imballaggio dei materiali, dato che è necessario evitare che eventuali pezzi acuminati o taglienti sfondino i teli di imballaggio aprendo delle falle attraverso cui le fibre di amianto potrebbero passare.
Infine viene effettuata l’operazione di caricamento dei materiali imballati sui mezzi di trasporto che li porteranno nelle discariche autorizzate in cui troveranno la loro sistemazione.
Lo è quando le fibre si disperdono nell’ambiente cagionando danni alla salute umana e all’ecosistema. La dispersione può avvenire quando l’amianto è in forma friabile, o quando è in forma compatta, ma a seguito di rotture o danneggiamenti si può ugualmente avere la dispersione delle fibre.
Sì, per tutto il 2022 c'è una grande opportunità per le aziende che hanno ancora Amianto o Eternit negli ambienti di lavoro e sulle coperture. Lo Stato concede un contributo a fondo perduto pari al 65% delle spese ammissibili fino ad un massimo di €130'000, per eliminare il rischio rappresentato da questo materiale nocivo per la salute. L'erogazione del credito sarà effettiva a seguito del superamento della verifica tecnico- amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto.
No, il cemento amianto come l’Eternit, ad esempio, è un rifiuto pericoloso pertanto può essere bonificato e smaltito solo tramite una ditta specializzata iscritta all’Albo Gestori Ambientali alla categoria 10.
Si tratta di un documento con le procedure che intendono adottare le aziende che devono bonificare manufatti contenenti amianto le procedure ed il possesso dei requisiti previsti per legge per queste attività come previsto dall'art. 256 del testo unico sulla sicurezza D.Lgs. 81/08. Il documento rimane depositato presso l'ASP per 30 giorni, fatta eccezione per determinate circostanze.
I nostri uffici sono a disposizione per una consulenza e organizzare un sopralluogo presso i locali interessati alla bonifica amianto, contattaci subito per pianificare un incontro o compila il form qui sotto.
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