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3 e più modi per riconoscere l’amianto
In questa guida vi aiuteremo a riconoscere l’amianto e a capire come riconoscerlo, come comportarsi e quali costi si andranno a sostenere per rimuoverlo.
L’amianto non è un materiale facilmente riconoscibile, al contrario essendo stato utilizzato su larga scala per almeno due secoli i manufatti contenenti amianto che si possono stimare sono di circa 3.000 tipologie, oggi però ci soffermeremo sulle più comuni ed utilizzate in ambito edilizio, questo articolo può essere molto utile per chi sta valutando l’acquisto di una nuova casa, negozio commerciale o capannone industriale senza avere l’esperienza di riconoscere l’amianto, quindi avendo un dubbio sulla sua presenza.
Riconoscere l'amianto, le caratteristiche
Una delle prime domande che ci vengono poste per riconoscere l’amianto è: Dove possiamo trovare l’Amianto?
Come già anticipato sfortunatamente riconoscere l’amianto è un’impresa tutt’altro che semplice, ma è comunque possibile sapere dove possa trovarsi partendo dal modo in cui generalmente questo materiale si presenta.
Può essere a matrice compatta, sotto forma di miscele con cemento e resine, si può trovare quindi in tubazioni, facciate, lastre ondulate che si usano per coprire tettoie o in rivestimenti fatti con amianto spruzzato. Si presenta a matrice friabile invece, quando è usato per creare materiali termoisolanti o ininfiammabili.
Oppure in versione pura, utilizzato come riempimento, in tessuti o corde.
- Coperture di edifici e terrazzi;
- Pareti divisorie prefabbricate;
- Tubazioni;
- Coibentazione di controsoffitto;
- Canne fumarie;
- Serbatoi idrici;
- Fioriere;
- Tettoie;
- Pannelli ondulati;
- Pavimenti (piastrelle in vinil-amianto);
- A spruzzo su travi in acciaio per renderle resistenti al fuoco;
Appurato in quale forme si presenti questo materiale tanto dannoso, bisogna comprendere quindi, come si possa riconoscerlo in casa propria e quando incorriamo nel rischio di incontrarlo.
La data d’installazione: La data di realizzazione di un manufatto può essere utile per comprendere se è possibile la presenza di fibre di amianto: difatti a partire dal 1992 è stata vietata la produzione e dal 1994 è stata vietata anche la vendita. Se il manufatto è precedente al 1994 vi è il forte sospetto che sia stato prodotto dalla Eternit e dunque sia in cemento amianto.
L’aspetto: Verificare se il serbatoio, la tubazione, la canna fumaria o le lastre di copertura sia simile ad uno riportato nella galleria fotografica che inseriamo qui sotto in alcuni esempi di materiale contenente Amianto prima della rimozione e smaltimento da parte della nostra ditta, Giordana Building Group Srl. Un secondo esame da non sottovalutare oltre a quello visivo è quello di provare con l’ausilio di un accendino a bruciare le fibre di amianto, in genere si presentano a piccoli ciuffi sulla superficie e non bruciano, se non con notevole difficoltà.
La consulenza: se dopo questi due passaggi vi rendete conto di non essere ancora sicuri del materiale impiegato per la realizzazione del vostro involucro edilizio e non solo, allora è arrivato il momento di una consulenza con gli esperti del settore. Se ti trovi in provincia di Torino o in provincia di Cuneo puoi chiamarci o inviarci una foto: Giordana Building Group srl è disponibile per una consulenza gratuita per accertare se si possiede un manufatto in cemento amianto.
Arrivati fino a qui sarete più consapevoli sul come procedere per riconoscere l’Amianto presente negli immobili, che si tratti di vostre proprietà o di un futuro acquisto. L’ultima domanda da porsi in questo caso è: se sono in possesso di del materiale contenente amianto, cosa posso fare?
Noi abbiamo già pensato ad una risposta, tanto che abbiamo deciso di dedicare un intero articolo riguardante i 3 metodi di bonifica dell’Amianto .
Se invece siete stanchi della lettura e preferite guardare un video della nostra Playlist su Youtube “COME SI FA?” troverete un video interamente dedicato alle 5 Fasi per una corretta rimozione Amianto .
Richiedi una consulenza gratuita per riconoscere l'amianto
Un po’ di storia sull’Amianto
Partendo dalle basi, quando sentiamo la parola Amianto dobbiamo subito pensare ad un materiale minerale di origine naturale che si presenta in forma fibrosa conosciuto anche con il nome di asbesto ed è sempre esistito, fin dall’antichità: ha infatti una storia molto complessa e per certi versi anche affascinante. Basti pensare alle prime testimonianze che si hanno su questo materiale, scritture risalenti ai Persiani e gli Antichi Romani, popoli che in origine utilizzavano l’Amianto a scopo rituale, convinti delle sue proprietà magiche.
Oppure, nel Medioevo l’Amianto veniva chiamato “Lana della Salamandra”, credenze popolari facevano pensare che il corpo di questo rettile fosse ricoperto di Amianto e per questo motivo poteva sfidare il fuoco senza morire bruciato.
Anche se è il ‘600 il periodo storico che più mi ha colpito per l’utilizzo “fantasioso” dell’Amianto come medicinale, infatti, secondo il medico Boezio, che lo cita in un suo scritto, questo minerale sarebbe utilissimo per la cura delle ulcere ma anche per guarire i bambini dalla scabbia. C’è da dire che comunque l’uso dell’amianto nei medicinali è stato in voga fino al 1960 circa. In particolare veniva impiegato per la preparazione di una pomata contro la sudorazione dei piedi e per realizzare una pasta per le otturazioni dei denti.
Dovremo comunque aspettare gli albori dell’800 per vedere questo materiale impiegato in campo edilizio, i primi ad utilizzarlo e commercializzarlo furono proprio gli Stati Uniti, da lì in poi l’Amianto fu utilizzato in modo massiccio per la costruzione di palestre, scuole, ospedali e anche abitazioni civili.
Insomma se non utilizzavi l’Amianto eri un signor Nessuno, questo fino alla sua grande battuta d’arresto nel 1980 dove circa 80 operai intentarono una causa contro la fabbrica Eternit e contro l’Inail per vedere riconosciuti i danni provocati dal minerale ed è qui che il vaso di Pandora viene finalmente aperto.
Anche se abbiamo dovuto aspettare fino al 2003 prima che in Italia fosse emanata una legge che ordinasse lo smaltimento di tutti i manufatti in Eternit.
Tutt’oggi la storia dell’amianto nel mondo del lavoro ci riporta ancora più di 3000 decessi l’anno solo in Italia. Ad oggi infatti questo materiale è riconosciuto come uno dei più pericolosi al mondo, per via della sua fibrosità sottile e il lungo periodo d’incubazione all’interno dei nostri polmoni, ebbene sì, possono passare anche 30 anni prima che l’Amianto faccia il suo corso all’interno del nostro corpo, per poi mutare in tumore, tumore ai polmoni provocato d’asbesto, un tumore letale.
Stime di medici specializzati rivelano che purtroppo avremo decessi per causa dell’Amianto almeno fino al 2060, ecco perché il nostro impegno per la bonifica e rimozione amianto è così costante e importante ed è il motivo per il quale oggi vi aiuteremo a riconoscere l’amianto.
VI RICORDIAMO CHE PER L’ANNO 2023 È ATTIVO IL BANDO INAIL PER LA SOSTITUZIONE DELL’AMIANTO CON SGRAVI FISCALI FINO AL 65%
Manda una mail per parlare con gli esperti, diversamente potrai chiamarci e parlare con il nostro Team. Riconoscere l’amianto sarà più semplice al fianco di uno specialista.